lunedì 24 giugno 2013

LUGHNASADH, Festa del Grano, 1° agosto


Divinità
Cerere, Demetra, la Madre del Grano, Lugh, John Barleycorn, l’Uomo Verde

Erbe
Tutte le erbe e tutti i cereali

Pietre
Occhio di tigre, topazio giallo, opale, citrino, ametista

Candele
Verdi, gialle, arancioni decorate con erbe, spighe di grano, pannocchie, cestini con frutta e verdura

Incensi
Incenso puro, petali di girasole o valeriana

Cibi rituali
Pane, more, cereali, sidro

La raccolta del grano è uno dei più importanti eventi dell’anno sin dal neolitico, considerato bene primario per tutte le popolazioni antiche.

Le origini della festa di Lughnasadh, prima delle tre feste del raccolto, risalgono alla madre adottiva di Lugh: Tailtiu, la quale si affaticò così tanto nel preparare le pianure irlan­desi all’agricoltura che morì. La pianura divenne la sua tomba e Lugh ordinò che venisse celebrata una festa annuale in onore della Sua morte, istituendo la tradizione dei giochi funerari che ritroviamo in molte culture.

Lughnasadh radunava le popolazioni durante il raccol­to, ricordando che la Terra costituisce il corpo materiale della Dea. Si festeggiava con giochi, gare e banchetti, mostrando la velocità dei propri cavalli e la forza degli uomini che si sarebbero dedicati al raccolto.
I giovani partecipavano a gare di lotta, tiro con l’arco e corse di cavalli, importantissimi per una società guerriera come quella celtica ma, essendo Lugh il dio delle arti, si dilettavano anche in competizioni poetiche e musicali.

Mentre la Terra si preparava a elargire i suoi frutti e il Sole esplodeva in tutta la sua potenza, la fertilità e l’abbondanza toccava anche l’animo umano, celebrando i cosiddetti matrimoni di prova, validi per un anno e un giorno. La città principale dove si celebravano questi matrimoni era Teltown, in Irlanda, che aveva preso il nome dalla dea Tailtiu. Vicino a una sorgente, veniva eretto un muro con un foro. Donne e uomini si posizionavano sui lati opposti del muro e, senza vedersi, infilavano le mani attraverso il foro. Se all’uomo piaceva l’aspetto delle mani della donna, le afferrava e sigillava il matrimonio. Se, finito l’anno di prova, il matrimonio non aveva funzionato, si poteva tornare nel luogo della cerimonia e tentare nuovamente la sorte.

A Lughnasadh ritroviamo l’unione rituale di Beltane, dove la Dea della Terra sposava il Dio dell’anno Crescente,
e le nozze divine di maggio, tuttavia si tratta di un rituale sacrificale, in armonia con i sentimenti di morte che simboleggiano questo momento pre-autunnale. Lugh moriva con la fine del raccolto per poi rinascere con la Sua unione alla Dea.
Il calore solare e la generosità della Natura sono arrivati alla fine, portando a compimento il ciclo agrario per iniziare finalmente il riposo. E’ un momento di riflessione e di preparazione del futuro. Lughnasadh è una festa di trasformazione, di passaggio, e ci suggerisce di riflettere sui cambiamenti della vita e di accettarli, migliorando ciò che possiamo migliorare e portare la nostra vita ad un livello più altro di creatività, per poter affrontare bene il nuovo anno di crescita.


CURIOSITA’

Secondo le leggende irlandesi, Lugh era il capo dei Tuatha Dé Danann, il popolo della dea Dana. Nella guerra contro i Fomori, precedenti abitanti dell’Irlanda, egli barattò la vita del capo nemi­co con i segreti dell’agricoltura.

Nel folklore britannico, Lughnasadh prese il nome di Lammas, “messa della pagnotta”, legato alle offerte propiziatorie tramite il pane lavorato con il primo raccolto.
Lo Spirito del grano muore nella macina, trasformandosi in farina. La ruota della macina diventa così il simbolo del raccolto e del cerchio Solare. Si usava, infatti, far rotolare una ruota giù dalla collina come rappresentazione della fine del raccolto e l’avvicinarsi del declino del Sole, che tra poco lascerà spazio all’oscurità invernale.


SIMBOLISMO

Grano
La pianta sacra di Lughnasadh è la spiga di grano, la cui divinità protettrice è proprio Lugh. Simbolo di morte e rinascita, la spiga di grano viene tagliata per poi rinascere sottoforma di farina e infine di pane.

Tre
Lugh era il dio delle arti e patrono di molte città francesi. Spesso viene esaltato il Suo aspetto trino, che Lo lega a Brighid, anch’Ella dea delle arti e della luce. Se in alcune leggende si dice che nacque da un parto trigemino, cioè in una triplice forma, in altre si narra che ebbe in spose tre dee.



PER RIASSUMERE…

  • Decorate la casa con spighe di grano legate da un nastro argento
  • Accendete candele gialle o dorate in onore della Luce
  • Donate dei chicchi di grano propiziatori alla Terra
  • Condividete sidro e pane con i nostri cari





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