Divinità
Cerere,
Demetra, la Madre del Grano, Lugh, John Barleycorn, l’Uomo Verde
Erbe
Tutte
le erbe e tutti i cereali
Pietre
Occhio
di tigre, topazio giallo, opale, citrino, ametista
Candele
Verdi,
gialle, arancioni decorate con erbe, spighe di grano, pannocchie,
cestini con frutta e verdura
Incensi
Incenso
puro, petali di girasole o valeriana
Cibi
rituali
Pane,
more, cereali, sidro
La
raccolta del grano è uno dei più importanti eventi dell’anno sin
dal neolitico, considerato bene primario per tutte le popolazioni
antiche.
Le
origini della festa di Lughnasadh, prima delle tre feste del
raccolto, risalgono alla madre adottiva di Lugh: Tailtiu, la quale si
affaticò così tanto nel preparare le pianure irlandesi
all’agricoltura che morì. La pianura
divenne la sua tomba e Lugh ordinò che venisse celebrata una festa
annuale in onore della Sua morte, istituendo la tradizione dei giochi
funerari che ritroviamo in molte culture.
Lughnasadh
radunava le popolazioni durante il raccolto, ricordando che la
Terra costituisce il corpo materiale della Dea. Si festeggiava con
giochi, gare e banchetti, mostrando la velocità dei propri cavalli e
la forza degli uomini che si sarebbero dedicati al raccolto.
I
giovani partecipavano a gare di lotta, tiro con l’arco e corse di
cavalli, importantissimi per una società guerriera come quella
celtica ma, essendo Lugh il dio delle arti, si dilettavano anche in
competizioni poetiche e musicali.
Mentre
la Terra si preparava a elargire i suoi frutti e il Sole esplodeva in
tutta la sua potenza, la fertilità
e l’abbondanza
toccava anche l’animo umano, celebrando i cosiddetti matrimoni di
prova, validi per un anno e un giorno. La città principale dove si
celebravano questi matrimoni era Teltown, in Irlanda, che aveva preso
il nome dalla dea Tailtiu. Vicino a una sorgente, veniva eretto un
muro con un foro. Donne e uomini si posizionavano sui lati opposti
del muro e, senza vedersi, infilavano le mani attraverso il foro. Se
all’uomo piaceva l’aspetto delle mani della donna, le afferrava e
sigillava il matrimonio. Se, finito l’anno di prova, il matrimonio
non aveva funzionato, si poteva tornare nel luogo della cerimonia e
tentare nuovamente la sorte.
A
Lughnasadh ritroviamo l’unione rituale di Beltane, dove la Dea
della Terra sposava il Dio dell’anno Crescente,
e
le nozze divine di maggio, tuttavia si tratta di un rituale
sacrificale, in armonia con i sentimenti di morte che simboleggiano
questo momento pre-autunnale. Lugh moriva con la fine del raccolto
per poi rinascere con la Sua unione alla Dea.
Il
calore solare e la generosità della Natura sono arrivati alla fine,
portando a compimento
il ciclo agrario per iniziare finalmente il riposo. E’ un momento
di riflessione e di preparazione del futuro. Lughnasadh è una festa
di trasformazione, di passaggio, e ci suggerisce di riflettere sui
cambiamenti della vita e di accettarli, migliorando ciò che possiamo
migliorare e portare la nostra vita ad un livello più altro di
creatività, per poter affrontare bene il nuovo anno di crescita.
CURIOSITA’
Secondo
le leggende irlandesi, Lugh
era il capo dei Tuatha Dé Danann, il popolo della dea Dana. Nella
guerra contro i Fomori, precedenti abitanti dell’Irlanda, egli
barattò la vita del capo nemico con i segreti dell’agricoltura.
Nel
folklore britannico, Lughnasadh prese il nome di Lammas, “messa
della pagnotta”, legato alle offerte propiziatorie tramite il pane
lavorato con il primo raccolto.
Lo
Spirito del grano muore nella macina, trasformandosi in farina. La
ruota della macina diventa così il simbolo del raccolto e del
cerchio Solare. Si usava, infatti, far rotolare una ruota giù dalla
collina come rappresentazione della fine del raccolto e l’avvicinarsi
del declino del Sole, che tra poco lascerà spazio all’oscurità
invernale.
SIMBOLISMO
Grano
La
pianta sacra di Lughnasadh è la spiga di grano, la cui divinità
protettrice è proprio Lugh. Simbolo di morte e rinascita, la spiga
di grano viene tagliata per poi rinascere sottoforma di farina e
infine di pane.
Tre
Lugh
era il dio delle arti e patrono di molte città francesi. Spesso
viene esaltato il Suo aspetto trino, che Lo lega a Brighid, anch’Ella
dea delle arti e della luce. Se in alcune leggende si dice che nacque
da un parto trigemino, cioè in una triplice forma, in altre si narra
che ebbe in spose tre dee.
PER
RIASSUMERE…
- Decorate la casa con spighe di grano legate da un nastro argento
- Accendete candele gialle o dorate in onore della Luce
- Donate dei chicchi di grano propiziatori alla Terra
- Condividete sidro e pane con i nostri cari
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