Divinità di febbraio, celebrata durante Imbolc, è Brighid, la triplice dea del fuoco. Figlia del dio Dagda, Brighid è la triplice dea per eccellenza. In Lei vive il fuoco dell’ispirazione, il fuoco del focolare e il fuoco che forgia le armi. A Lei erano sacri la ruota del filatoio, che come la ruota dell’anno intesse le nostre vite, la coppa, grembo da cui nascono tutte le cose, e lo specchio, strumento di divinazione che simboleggia l’immagine dell’Altro Mondo.
Dea altamente complessa, è patrona dei guaritori, dei poeti e dei fabbri, tutte opere di pratica e ispirazione. In quanto divinità solare non personifica il Sole ma l’origine della sua energia.
Il Suo nome deriva dalla radice "breo" (fuoco): il fuoco della fucina si univa a quello dell'ispirazione artistica e dell'energia guaritrice. Brighid è anche la controparte celtica di Athena-Minerva, la conservatrice della tradizione, perché per gli antichi celti la poesia era un'arte sacra che trascendeva la semplice composizione di versi e diventava magia, rito, personificazione della memoria ancestrale delle popolazioni.
“Sono Colei che è la madre naturale di tutte le cose,
maestra e governatrice di tutti gli elementi,
la progenie iniziale dei mondi
e il capo dei poteri divini.
Regina di tutti coloro che sono nell'aldilà,
la più importante di coloro che abitano sopra,
manifestazione da sola
e sotto una sola forma
di tutti gli Dei e di tutte le Dee.
Io sono Brighid.” Apuleio
Affidatevi a Brighid e lei vi porterà l’ispirazione!
Astiriah
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