lunedì 25 febbraio 2013

OSTARA, Equinozio di Primavera, equilibrio del Cosmo, 21 marzo


Divinità: Eostra, la Dea Adolescente, il Dio Adolescente
Erbe: gelsomino, rosa, viola, iris
Pietre: agata muschiosa, pietra di luna verde, calcite arancione, quarzo rosa
Candele: color pastello
Incensi: gelsomino, rosa, viola
Cibi rituali: uova, torte al miele, frutti di stagione, latte


L’Equinozio segna un giorno sacro, in cui la luce e le tenebre sono in perfetto equilibrio. La vita nasce dalla Grande Madre e ricompare sulla terra in tutta la sua magnificenza.
Questo è il tempo gioioso e dei semi. Le catene invernali si sono spezzate e la vita esplode attraverso la fertilità della Natura.
Luce e buio si equivalgono e l’armonia prende il sopravvento nell’equilibrio degli elementi, suggerendoci di guardare dentro di noi e riempire il vuoto che c’è.
I druidi chiamavano l’Equinozio di primavera con il nome di Alban Eiler, “Luce della Terra”. Era un momento propizio per rituali e cerimonie sacre in quanto considerato l’inizio dell’anno astronomico.

E’ tempo di uscire all’aria aperta, di fare movimento, di andare per prati e per boschi. Gli Equinozi sono un periodo di equilibrio ma anche di instabili­tà e nervosismo. Lavorare la terra e fare attività fisica aiuta a superare l’irrequietezza, ma anche fare progetti e iniziare nuovi hobbies. Si usava seminare una nocciola davanti alla propria abitazione. Se germogliava entro Lughnasad si considerava un ottimo auspicio per la nascita di figli sani e robusti.
Accendete candele gialle e verdi e piantate semi di piantine per dare il benvenuto alla giovane Dea e al giovane Dio. Bevete vino e mangiate dolci, lasciando una parte alla terra come offerta per benedire il vostro anno.


CURIOSITA'

Nella tradizione druidica, l’Equi­nozio primaverile è chiamato Alban Eiler, “Luce della Terra”. Il Sole si trova sopra l’equatore celeste, la zona astronomica chiamata “Terra emersa” e contrapposta alle “Acque inferiori”, cioè la zona sotto tale fascia. Astrologicamente corrisponde al “punto zero”, dal quale tutto trae origine con il segno zodiacale dell’Ariete, forza che determina la nascita e lo sviluppo di ogni movimento. Inoltre, ogni era zodiacale viene chiamata con il nome della costella­zione in cui cade il punto equinoziale.

Nella Roma arcaica l’anno cominciava a prima­vera, nel mese di marzo, sacro a Marte, padre Romolo e Remo, fondatori della città. Ogni anno, il 14 o 15 marzo, si portava in processione un uomo coperto di pelli di capra, chiamato Mamurio Veturio, che veniva colpito con lunghe verghe. In questo modo, il mitico fabbro che aveva costruito gli undici scudi, imitazione di quello sacro di Giove donato al re Numa Pompilio, veniva punito per tale sacrilegio.
Mamurio simboleggiava il vecchio anno, scacciato alle idi di marzo per lasciare spazio a quello nuovo.

Nel mithraismo, antica religione persiana, si credeva che l’Equinozio di Primavera fosse la ricorrenza nella nascita del mondo. Si narra che Mithra sacrificò il toro cosmico, da cui nacquero tutte le piante e tutti gli ani­mali, poi suggellò la sua amicizia con il Sole, offrendogli la carne del toro in un banchetto sacrificale.
Varie tradizioni sono legate al sacrificio come portatore di creazione, rinascita e nascita. Questo per un riferimento cosmico legato a molte mitologie, dove il Sole incrocia e supera la linea dell’equato­re celeste, passando da nord a sud.

Tammuz, dio assiro-babilonese chiamato Adone “Signore”, dimorava sei mesi all’anno negli inferi, come il Sole quando si trova al di sotto dell’equatore celeste, mentre in Primavera, quando la Luce era in piena risalita, si ricongiungeva con la dea Ishtar.


SIMBOLI DI OSTARA

Animale sacro di Ostara è la lepre, simbolo di fertilità. Questo totem era considerato lo “spirito familiare” delle streghe, ma in realtà era un animale sacro in molte tradizioni. In Britannia le lepri erano associate alle divinità lunari e della caccia. Per i celti era considerato un animale divina­torio e traevano presagi dal suo modo di correre. Anche gli anglo-sassoni veneravano la lepre e in onore di Eostre facevano una caccia rituale. Nella tradizione buddista si narra di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, bal­zando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha impresse l’immagine dell’animale sulla Luna. In Cina la lepre è considera­ta un animale Yin che viene dal Polo Nord, recando il saluto della Dea della Luna. Amuleti di giada verde raffiguranti la lepre sono costruiti e regalati per augurare la buona fortuna. Per i nativi americani, la Grande Lepre è l’eroe dell’alba, creatore e trasformatore, padro­ne dei venti e fratello della neve. Simboleggia la mente veloce che supera la forza fisica con l’astuzia. Per gli antichi Egizi, la lepre era un animale lunare, associato anche all’Est, direzione della Luce. Osiride risorto è simboleg­giato dalla lepre in quanto divinità solare. I Norvegesi rappresentavano le divinità lunari accompagnate da lepri.
Sono innumerevoli le divinità associate a questo animale e proprio in questo periodo primaverile, la lepre di Eostre rappresenta il coniglio di pasqua che porta in dono le uova, simbolo di vita e fertilità.

Simbolo di Ostara e della primavera è l’uovo. L’albume rappresenta la natura della Dea, mentre il tuorlo le qualità virili del Dio Sole. Il guscio esterno, invece, lega i due elementi, suggellando la fertilità e il loro amore perfetto e reciproco. Oggi esistono uova di cioccolato e naturali decorate a mano, oltre le numerose ricette in cui si possono utilizzare. L’uovo rappresenta la vita, la creazione e la rinascita. In sé racchiude una doppia nascita, in quanto l’uovo viene deposto per poi schiudersi. Ma simboleggia anche la nascita del mondo da un uovo cosmico, celebrata in molte civiltà durante l’Equinozio. In India si narra che l’Assoluto creò le acque e vi depose un uovo, dal quale nacque Brahma. Egli divise l’uovo a metà formando così la terra e il cielo. In altre tradizioni, l’uovo era deposto dalla Dea, per poi schiudersi al calore del Sole. Anche secondo gli egizi Ra, il dio Sole, nasceva da un uovo. Secondo i greci, la Dea uccello dalle ali nere fu fecondata dal vento del Nord e, fu così, che depose un uovo d’argento. L’uovo era la Luna, dalla quale nacque Eros, dio della vita, che portò luce nel cosmo. Per babilonesi e sumeri, questo uccello era una colomba. Per i druidi tale uovo era di serpente, simbolo dell’eternità. Gli egizi, per esempio, narrano di un serpente primordiale che produsse l’uovo cosmico dalla bocca. Miti greci raffigurano l’uovo circondato da un serpente che si morde la coda, che rappresenta la ciclicità del tempo.

La pianta sacra di Ostara è il trifoglio. Simbolo dell’Irlanda, San Patrizio, evangelizzatore dell’isola, la usava per spiega­re la Trinità cristiana. Secondo alcune tradizioni simboleggiava il triskele, la ruota solare a quattro bracci, mentre la varietà a quattro foglie rappresentava la croce celtica, la ruota solare e il cerchio magico delle quattro direzioni, tutti simboli molto anti­chi.



Quindi, per riassumere:

·    Fate progetti e trovate nuovi hobbies
·    Colorate le uova e regala tele ai vostri amici
·    Piantate semi e piantine
·    Fate attività all’aperto

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