Divinità: Eostra, la Dea Adolescente, il Dio Adolescente
Erbe: gelsomino, rosa, viola, iris
Pietre: agata muschiosa, pietra di luna verde, calcite arancione, quarzo
rosa
Candele: color pastello
Incensi: gelsomino, rosa, viola
Cibi
rituali: uova, torte al miele, frutti di
stagione, latte
L’Equinozio
segna un giorno sacro, in cui la luce e le tenebre sono in perfetto equilibrio. La vita nasce dalla Grande
Madre e ricompare sulla terra in tutta la sua magnificenza.
Questo è il tempo gioioso e dei semi. Le catene
invernali si sono spezzate e la vita esplode attraverso la fertilità della
Natura.
Luce e buio si equivalgono e l’armonia prende il
sopravvento nell’equilibrio degli elementi, suggerendoci di guardare dentro di
noi e riempire il vuoto che c’è.
I druidi
chiamavano l’Equinozio di primavera con il nome di Alban Eiler, “Luce della
Terra”. Era un momento propizio per rituali e cerimonie sacre in quanto
considerato l’inizio dell’anno astronomico.
E’ tempo di uscire all’aria aperta, di fare movimento, di andare per
prati e per boschi. Gli Equinozi sono un periodo di equilibrio ma anche di
instabilità e nervosismo. Lavorare la terra e fare attività fisica aiuta a
superare l’irrequietezza, ma anche fare progetti e iniziare nuovi hobbies. Si usava
seminare una nocciola davanti alla propria abitazione. Se germogliava entro
Lughnasad si considerava un ottimo auspicio per la nascita di figli sani e
robusti.
Accendete candele gialle e verdi e piantate semi di piantine per dare il
benvenuto alla giovane Dea e al giovane Dio. Bevete vino e mangiate dolci,
lasciando una parte alla terra come offerta per benedire il vostro anno.
CURIOSITA'
Nella tradizione druidica,
l’Equinozio primaverile è chiamato Alban Eiler, “Luce della Terra”. Il Sole si
trova sopra l’equatore celeste, la zona astronomica chiamata “Terra emersa” e
contrapposta alle “Acque inferiori”, cioè la zona sotto tale fascia.
Astrologicamente corrisponde al “punto zero”, dal quale tutto trae origine con
il segno zodiacale dell’Ariete, forza che determina la nascita e lo sviluppo di
ogni movimento. Inoltre, ogni era zodiacale viene chiamata con il nome della
costellazione in cui cade il punto equinoziale.
Nella Roma arcaica l’anno
cominciava a primavera, nel mese di marzo, sacro a Marte, padre Romolo e Remo,
fondatori della città. Ogni anno, il 14 o 15 marzo, si portava in processione
un uomo coperto di pelli di capra, chiamato Mamurio Veturio, che veniva colpito
con lunghe verghe. In questo modo, il mitico fabbro che aveva costruito gli
undici scudi, imitazione di quello sacro di Giove donato al re Numa Pompilio,
veniva punito per tale sacrilegio.
Mamurio simboleggiava il vecchio anno, scacciato alle idi di marzo per
lasciare spazio a quello nuovo.
Nel mithraismo, antica
religione persiana, si credeva che l’Equinozio di Primavera fosse la ricorrenza
nella nascita del mondo. Si narra che Mithra sacrificò il toro cosmico, da cui
nacquero tutte le piante e tutti gli animali, poi suggellò la sua amicizia con
il Sole, offrendogli la carne del toro in un banchetto sacrificale.
Varie tradizioni sono legate al sacrificio come portatore di creazione,
rinascita e nascita. Questo per un riferimento cosmico legato a molte
mitologie, dove il Sole incrocia e supera la linea dell’equatore celeste,
passando da nord a sud.
Tammuz, dio assiro-babilonese chiamato Adone
“Signore”, dimorava sei mesi all’anno negli inferi, come il Sole quando si
trova al di sotto dell’equatore celeste, mentre in Primavera, quando la Luce
era in piena risalita, si ricongiungeva con la dea Ishtar.
SIMBOLI DI OSTARA
Animale sacro di Ostara è la lepre,
simbolo di fertilità. Questo totem era considerato lo “spirito familiare” delle
streghe, ma in realtà era un animale sacro in molte tradizioni. In Britannia le
lepri erano associate alle divinità lunari e della caccia. Per i celti era
considerato un animale divinatorio e traevano presagi dal suo modo di correre.
Anche gli anglo-sassoni veneravano la lepre e in onore di Eostre facevano una
caccia rituale. Nella tradizione buddista si narra di come una lepre si
sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di
gratitudine il Buddha impresse l’immagine dell’animale sulla Luna. In Cina la
lepre è considerata un animale Yin che viene dal Polo Nord, recando il saluto
della Dea della Luna. Amuleti di giada verde raffiguranti la lepre sono
costruiti e regalati per augurare la buona fortuna. Per i nativi americani, la
Grande Lepre è l’eroe dell’alba, creatore e trasformatore, padrone dei venti e
fratello della neve. Simboleggia la mente veloce che supera la forza fisica con l’astuzia. Per
gli antichi Egizi, la lepre era un animale lunare, associato anche all’Est,
direzione della Luce. Osiride risorto è simboleggiato dalla lepre in quanto
divinità solare. I Norvegesi rappresentavano le divinità lunari accompagnate da
lepri.
Sono innumerevoli le divinità associate a questo animale e proprio in
questo periodo primaverile, la lepre di Eostre rappresenta il coniglio di
pasqua che porta in dono le uova, simbolo di vita e fertilità.
Simbolo di Ostara e della primavera è l’uovo. L’albume rappresenta la natura
della Dea, mentre il tuorlo le qualità virili del Dio Sole. Il guscio esterno,
invece, lega i due elementi, suggellando la fertilità e il loro amore perfetto
e reciproco. Oggi esistono uova di cioccolato e naturali decorate a mano, oltre
le numerose ricette in cui si possono utilizzare. L’uovo rappresenta la vita,
la creazione e la rinascita. In sé racchiude una doppia nascita, in quanto
l’uovo viene deposto per poi schiudersi. Ma simboleggia anche la nascita del
mondo da un uovo cosmico, celebrata in molte civiltà durante l’Equinozio. In
India si narra che l’Assoluto creò le acque e vi depose un uovo, dal quale nacque
Brahma. Egli divise l’uovo a metà formando così la terra e il cielo. In altre
tradizioni, l’uovo era deposto dalla Dea, per poi schiudersi al calore del
Sole. Anche secondo gli egizi Ra, il dio Sole, nasceva da un uovo. Secondo i
greci, la Dea uccello dalle ali nere fu fecondata dal vento del Nord e, fu
così, che depose un uovo d’argento. L’uovo era la Luna, dalla quale nacque
Eros, dio della vita, che portò luce nel cosmo. Per babilonesi e sumeri, questo
uccello era una colomba. Per i druidi tale uovo era di serpente, simbolo
dell’eternità. Gli egizi, per esempio, narrano di un serpente primordiale che
produsse l’uovo cosmico dalla bocca. Miti greci raffigurano l’uovo circondato
da un serpente che si morde la coda, che rappresenta la ciclicità del tempo.
La pianta sacra di Ostara è il trifoglio.
Simbolo dell’Irlanda, San Patrizio, evangelizzatore dell’isola, la usava per
spiegare la Trinità cristiana. Secondo alcune tradizioni simboleggiava il
triskele, la ruota solare a quattro bracci, mentre la varietà a quattro foglie
rappresentava la croce celtica, la ruota solare e il cerchio magico delle
quattro direzioni, tutti simboli molto antichi.
Quindi, per riassumere:
·
Fate
progetti e trovate nuovi hobbies
·
Colorate le
uova e regala tele ai vostri amici
·
Piantate
semi e piantine
·
Fate
attività all’aperto
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